TEMPIO DI GIOVE
Il 29 febbraio 2024, alla presenza delle massime autorità regionali, è stata inaugurata la musealizzazione del telamone del tempio di Zeus, con una serie di reperti originali ritrovati tra le rovine del tempio stesso, ed alcune parti ricostruite con la stessa pietra tufacea. Per anni gli archeologi si sono interrogati sulla dimensione e la struttura dei telamoni che ornavano il tempio. Tuttavia, fu un giovane architetto britannico, Charles R. Cockerell, nel 1812, a individuare per primo l’esistenza degli stessi, riconoscendo una testa rinvenuta durante gli scavi borbonici, erroneamente attribuita al frontone, e combinandoli in una prima figura. Sarà poi Pirro Marconi, intorno al 1920, a portare alla luce i diversi reperti che oggi fanno parte dell’attuale progetto di musealizzazione. Il telamone, posto in piedi, si trova nella parte nord del Tempio, rivolto verso la città.
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