CANICATTI’
A pochi chilometri a est di Canicattì si estende la contrada Vito Soldano, un’area che custodisce le tracce di un vasto insediamento di età tardo-romana, noto agli studiosi già da tempo e oggetto di diverse campagne di scavo a partire dalla fine degli anni Cinquanta. Le indagini archeologiche hanno riportato alla luce i resti di un edificio di carattere termale, articolato in ambienti destinati al ciclo dei bagni — sia riscaldati che non — e in vani accessori che, con ogni probabilità, servivano ad accogliere attività ginniche, massaggi e altri trattamenti tipici della cultura termale romana.
Gli ambienti propriamente termali erano costruiti in conglomerato cementizio e, secondo le ricostruzioni, dovevano essere coperti da volte, di cui una parte si è miracolosamente conservata nei secoli, in corrispondenza di un ambiente absidato. Durante gli scavi sono inoltre emersi numerosi esemplari di tubuli fittili, il caratteristico sistema di laterizi utilizzato dagli antichi per alleggerire le strutture voltate e favorire il passaggio dell’aria calda nelle pareti.
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